12 locali dove mangiare a Brera durante la fashion week
Gli indirizzi milanesi da segnare, tra nuove aperture e caffè storici, trattorie gourmet, laboratori del gusto e delizie d’asporto
12 locali dove mangiare in zona Brera durante la Fashion week
Il cuore della Milano fashion Week torna ad accendersi di colore. Il quartiere di Brera, centro nevralgico della settimana del design e della moda milanese, riapre a curiosi ed addetti ai lavori per giornate di appuntamenti ed eventi ospitati nei cortili, nei chiostri e nei palazzi storici del distretto, tra gallerie indipendenti, boutique di grandi firme della moda e tappe golose.
Nella gallery, trovate gli indirizzi ideali per una pausa pranzo veloce, ma anche per spuntini stellati e cene d’autore, tra ristoranti di nuova apertura, caffè che hanno fatto la storia del quartiere e bistrot dove gustare la tipica cucina meneghina in un’atmosfera informale, assieme ai colleghi o agli amici in visita.
Tante proposte veloci e sfiziose per gli appassionati del design e della moda che vogliano scoprire la doppia anima di Milano, quella vecchia e quella nuova, e lasciarsi tentare dalle variegate proposte gastronomiche che Brera ha da offrire.
12 locali dove mangiare a Brera
1) Caffè Fernanda
Merende golose e piccola cucina al caffè-bistrot della Pinacoteca di Brera, dal nome che è un omaggio a Fernanda Wittgens, storica dell’arte visionaria e prima donna in Italia a dirigere un museo statale. Arredi anni 50, pavimenti marmorei in Fiore di Pesco e Poltroncine Jazz con imbottitura color cipria, su progetto di Studio RGA di Milano, spiccano sul blu delle pareti incorniciate da tele d’autore. Il menu dello chef Marco Valneri spazia dalle crepes di farinata, ai Ziti ai quattro colori. Passate di qui anche solo per Il Bacio di Hayez (tortino di cioccolato e anguria) o per una Crema al Caffè.
dove: Via Brera, 28
12 locali dove mangiare a Brera
2) Fioraio Bianchi Caffè
Se gli eventi della Design Week vi concedono solo pochi minuti per una pausa pranzo nel quartiere, fate tappa da Fioraio Bianchi Caffè per chicche di pasticceria e piatti veloci, in un ambiente romantico e senza tempo.
Questo bistrot-shop di Brera è un’oasi urbana dall’atmosfera intima e conviviale, dove gustarsi una vellutata di zucca e uno strudel di mele, circondati da tulipani e orchidee. Quest’anno il bagno contiene una chicca: le nuove carte da parati firmate LaDoubleJ, presentate in anteprima proprio al Fuorisalone.
dove: Via Montebello, 7
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3) Bar Jamaica
Appuntamento con la storia al Bar Jamaica di via Brera, ritrovo dopolavoro d’intellettuali e scrittori del secolo scorso, aperto nel 1911 e oggi ancora in gran voga. Sono passati di qui Lucio Fontana e Piero Manzoni, Quasimodo e Ungaretti, Dino Buzzati ed Hemingway, oltre a politici di spicco e glam star degli anni d’oro del Novecento.
Appena 30 coperti (prenotazione d’obbligo), per uno dei locali storici d’Italia che è un gioiello di quartiere. Si fa un salto a tutte le ore (fino alle 2 di notte) per un risotto al salto, piatti di verdure (passione della proprietaria), un’”Insalata Jamaica” e dolci della tradizione italiana, dal Pasticciotto pugliese alla Torta Caprese.
dove: via Brera, 32
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4) Cafezal
Il mondo in una tazzina, la promessa di Cafezal, rostery-boutique che seleziona e tosta artigianalmente i migliori grani di caffè da ogni angolo del pianeta, dalla Colombia all’Indonesia, passando per l’Etiopia. Un viaggio nel gusto e nel design, con arredi post-modern nelle tinte pop del blu notte e del rosa, ideati da Studiopepe. Il posto ideale per un espresso al volo, prima di rituffarsi nella frenesia creativa della Design Week milanese.
dove: Via Solferino, 27
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5) Obicà
Appena fuori il perimetro di Brera, ma perfetto per un salto mordi e fuggi durante il Fuorisalone, c’è Obicà, il primo Mozzarella Bar del mondo, nato a Roma nel 2004 e arrivato nel 2022 al civico 1 di Via Cusani, ospitato in uno storico edificio Liberty d’inizio Novecento.
Fate tappa qui per assaggi di mozzarella di Bufala Campana DOP, per provare le polpettine di manzo e salsiccia o per dividere una pizza artigianale con i colleghi. Gli interni firmati dal celebre studio romano Labics sono di stampo industrial e contemporaneo e l’atmosfera è informale e rilassata.
dove: Via Cusani 1
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6) Ichi Station
Per sushi take-away e tappa culinaria ‘fast and casual’ segnate Ichi Station, ultimo arrivato del brand milanese e “atterrato” in Via Solferino con i suoi interni da navicella spaziale firmati dal duo Masquespacio. Il piccolo locale è un tunnel di plexiglass high-tech d’ispirazione avanguardista, per Pokè Bowl, Sashimi e Uramaki (anche plant based) dal Giappone del futuro.
dove: Via Solferino 25
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7) Zazà Ramen
A metà tra un noodle bar e una galleria d’arte. È il progetto di Brendan Becht, chef olandese che traduce la tipica cucina giapponese in variazioni moderne e raffinate.
Antipasti (zensai), donburi e ramen tradizionale (con alternative vegetariane), si apprezzano in un ambiente dagli arredi minimal, allestito periodicamente con creazioni site-specific e mostre d’arte contemporanea.
dove: via Solferino, 48
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8) Laboratorio Niko Romito
Per uno spuntino gourmet tra un appuntamento e l’altro del Fuorisalone, ci si ritrova al primo flagship-store dello stellato Niko Romito (3 Michelin star per il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro). Una boutique del gusto nel cuore di Brera che è un vero hub di ricerca e sviluppo in cui prendono vita le creazioni dello chef.
Dal Pandolce da gustare tutto l’anno, al Plum cake senza glutine, dai Biscotti vegani, alle confetture e nettari biologici, senza dimenticare il pane, di grani antichi – da assaporare appena sfornato o da conservare in frigo – in quattro varianti, tra cui Olive e Rosmarino e Cioccolato e ciliegie.
dove: via Solferino 12
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9) L’Orto di Brera
Festeggia quest’anno 60 anni di attività la sede dell’Orto di Brera allo storico civico 6 di Via San Carpoforo. Nel 1963 Michele Tedone, ancora oggi titolare, faceva di un piccolo magazzino di frutta e verdura l’indirizzo di riferimento in città dove trovare primizie di stagione, ma non solo.
Fate un salto per immergervi nei colori di questo orto urbano senza tempo e per un piatto veloce e gustoso. Insalate, passati, sformati, tortini, vellutate, ma anche risotti, sushi vegetariano e (neanche a dirlo) verdure in tutte le salse, vi aspettano.
dove: via San Carpoforo 6
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10) Quadri Bistrot
Grandi volte e arredi minimal, e alle pareti opere dell’artista tedesco Klaus Prior. Si presenta così la nuova insegna in Moscova, ideale per un drink a fine serata (chiedete un “Quadri-tini”, a base di vodka, gin e vermouth extra dry) o per una cena fine dining. La cucina del ristorante è quella dinamica dello chef Riccardo Quadri, allievo di Gualtiero Marchesi, con un menù che reinterpreta la cucina italiana con accostamenti particolari, e 5 diverse proposte degustazione tutte da provare.
dove: Via Solferino, 48
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11) Osteria delle Coppelle
Ha aperto i battenti a ottobre 2022 la terza Osteria delle Coppelle (la prima a Milano, dopo le due in centro a Roma), che mette in scena il meglio della cucina capitolina e piatti di contaminazione internazionale.
Gli interni, curati dagli architetti e interior designer Giorgia Cerulli e Simone Menasse, sono caratterizzati da soffitti con travi in legno originali, trattamento Rough delle pareti e arredi vintage-chic, nel rispetto del classico stile dell’osteria, ispirati al design italiano anni ‘50. Oltre all’osteria, sta per inaugurare “La Salsamenteria delle Coppelle”, dove si potrà gustare la tipica pizza bianca romana farcita di salumi e formaggi della tradizione italiane e romana. Una nuova proposta dal pranzo alla sera, ma perfetta anche per fare la spesa.
dove: Via Solferino, 34
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12) Cittamani
Una giornata lunghissima, dopo gli impegni della Design Week, potrebbe concludersi con un signature cocktail dal sapore orientale di Cittamani. Borgogna, Tikka (tequila, lime, succo di mango, sciroppo al peperoncino) e Indian Silk (a base di vodka e miele) i nostri preferiti. Da sorseggiare al bancone o da portare in tavola, apprezzando gli interni sofisticati progettati da Paolo Cossu Architects per la chef-star Ritu Dalmia e l’imprenditore indiano Analjit Singh.
Pavimento in terrazzo originale, pareti specchiate e arredi in marmo, pelle ed ottone ridisegnano gli spazi di uno storico palazzo di quartiere, restituendo un’atmosfera calda e vibrante, perfetta per una serata speciale.
dove: Piazza Mirabello, 5
Conclusione: 12 locali dove mangiare a Brera durante la fashion week. Gli indirizzi milanesi da segnare, tra nuove aperture, caffè storici, trattorie gourmet e delizie d’asporto
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Editor: Ludovico Biancardi
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