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Beppe Grillo elogia la Cina nel suo blog: le prime parole sulla guerra in Ucraina

Grillo conferma la sua passione per la Cina di Xi Jinping

Beppe Grillo si è schierato in merito alla guerra cui stiamo assistendo da oltre due mesi, e non per la Russia, come qualcuno si poteva aspettare, ma per la Cina. Il garante del Movimento 5 Stelle, infatti, ha postato sul suo blog un post dal titolo “Il ruolo della Cina nella crisi Russo-Ucraina”.

Grillo da anni usa il suo blog come spazio di diffusione della propaganda della Repubblica popolare cinese. E quando non è lui a farlo di persona, si avvale del contributo di Fabio Massimo Parenti, professore di geopolitica che insegna alla China Foreing Affairs University di Pechino.

“La Cina sembra fornirci un approccio unico ed efficace per costruire la pace, agendo per la stabilizzazione dei rapporti internazionali”, si legge nel blog. Aggiungendo che “purtroppo l’Occidente non sta investendo in piani per l’integrazione tra Paesi, popoli ed economie, ma sta scegliendo la corsa al riarmo, che deve essere assolutamente fermata”.

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La posizione di Grillo sul ruolo della Cina

L’articolo pubblicato sul blog di Beppe Grillo si apre con una citazione di Xi Jinping. “I Paesi di tutto il mondo – si legge – sono come i passeggeri a bordo della stessa nave che condividono lo stesso destino. Affinché la nave possa resistere alla tempesta e salpare verso un futuro radioso, tutti i passeggeri devono lavorare insieme. L’idea di buttare qualcuno fuori bordo è semplicemente inaccettabile”. Queste parole venivano pronunciate dal presidente cinese solo lo scorso 21 aprile.

In sostanza, Grillo ha utilizzato il suo spazio online per celebrare le meraviglie di quello che è visto come un “pacifico” modello di globalizzazione cinese. Da contrapporre, invece, a quello occidentale di Paesi che vanno alla ricerca di guerre e che hanno, di fatti, invaso l’Ucraina indirettamente per attaccare i Russi.

“I Paesi di vecchia industrializzazione – scrive nel blog – terrorizzano e praticano la de-globalizzazione. Lo hanno fatto e lo continuano a fare con le guerre commerciali, a suon di sanzioni unilaterali, perché motivate da un calcolo politico-strategico. Lo hanno fatto e lo continuano a fare con guerre di invasione, gruppi di estremisti e terroristi usati alla bisogna”.

In più di due mesi di guerra, questo è il primo contenuto che Grillo dedica alla crisi in corso, nonostante abbia pubblicato una serie di 20 articoli su temi disparati, dall’agricoltura e l’innovazione alle energie rinnovabili.

Grillo pro Cina e Petrocelli da eliminare: i guai del Movimento

L’attuale posizione politica di Grillo, filocinese più che veramente pacifista, si inserisce nella nuova linea dei Cinque Stelle guidati da Conte, il quale chiede al governo di definire prima quale uso verrà fatto delle armi inviate in Ucraina, se per attaccare o per difendersi.

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In questo senso, il senatore Vito Petrocelli si è trovato sempre più isolato. Da settimane, infatti, si era opposto all’invio di aiuti militari in Ucraina, ma senza fare le distinzioni di Conte. E si è ritrovato solo, con i parlamentari del Movimento intenti a portarlo alle dimissioni dal partito e dalla sua posizione di Presidente della Commissione Esteri.

Lo stesso Luigi Di Maio, direttamente da Strasburgo, gli ha chiesto di “considerare la situazione e dimettersi dalla presidenza”. La formula che lo porti a fare un passo indietro deve ancora essere individuata. Anche la giunta per il Regolamento del Senato si è riunita, ma non sono ancora state trovare le strade legittime per arrivare alla sua rimozione.

 

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Editor: Susanna Bosio

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