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Il mistero dei dodici comandanti russi morti e uccisi da Kiev

Kiev sostiene di aver ucciso 12 generali di Mosca con l’aiuto dell’intelligence americana: ma il mistero si infittisce

L’intelligence degli Stati Uniti ha aiutato l’Ucraina a uccidere alcuni dei 12 generali russi morti sulle linee del fronte della guerra Russia-Ucraina. A riferirlo il New York Times mercoledì.

La Bbc ritiene, invece, che in un esercito come quello russo, dove gli ufficiali inferiori hanno scarsa autonomia, sia normale che anche i generali vengano a trovarsi molto vicini alla linea di contatto con il nemico.

L’intelligence statunitense in tempo reale sul campo di battaglia avrebbe incluso le posizioni dei quartieri generali mobili dell’esercito russo e i movimenti previsti delle truppe, secondo funzionari statunitensi anonimi. I funzionari citati dal giornale hanno rifiutato di dire quanti generali russi sono stati uccisi con l’aiuto dell’intelligence statunitense o come hanno acquisito informazioni sulla posizione degli ufficiali russi di alto rango.

Il mistero dei 12 generali russi morti

Ma il mistero sui dodici generali russi morti si infittisce. Diversi critici giudicano la notizia diffusa da Kiev poco credibile e di parte.

Infatti, l’Ucraina non ha fornito né i nomi né i corpi di appartenenza di almeno 5 degli alti ufficiali.

Mosca ha ammesso la morte di due soli alti ufficiali fornendo, però, numeri molto bassi sulle reali perdite.

I generali che Kiev ritiene di aver ucciso

Il primo generale a essere ucciso dagli ucraini sarebbe Magomed Tushayev. Ucciso alla fine di febbraio, Tushayev è morto durante l’attacco all’aeroporto di Hostomel, a 30 chilometri da Kiev.

Negli stessi giorni a Mariupol muore Andrej Sukhovetskj, Capo di stato maggiore di un’unità di paracadutisti. Mosca ha confermato la sua morte.

L’Ucraina sostiene di aver ucciso anche Vitalj Gerasimov durante un attacco di carri armati nell’area di Kharkiv.

L’11 marzo muore a Mariupol Andrej Kolesnikov, comandante di una unità corazzata di carri armati. Oltre agli ucraini anche fonti Nato accreditano la morte di Kolesnikov.

generali russi morti

Oleg Mityaev, reduce dalla Siria e dai combattimenti nel Donbass tra il 2014 e il 2015, muore il 15 marzo. Kiev sostiene che a ucciderlo sarebbero stati militari della Guardia Nazionale, secondo altre fonti miliziani del battaglione Azov: un account social di questi ultimi avrebbe pubblicato la foto del cadavere di Mityaev.

Kiev sostiene di aver ucciso anche Andrej Mordvichev durante la difesa dell’aeroporto di Kherson il 18 marzo.

L’ultimo generale russo di cui è stata comunicata la morte nei pressi di Kherson è l’alto ufficiale Yakov Rezantsev.

Andrej Palij, comandante della flotta del mar Nero, è la seconda vittima ammessa da Mosca: anche l’alto ufficiale di marina è caduto durante l’attacco a Mariupol.

 

Editor: Vittoria Ferrari

 

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