Putin deve prepararsi a perdere la guerra contro un paese forte come l’Ucraina
Potrà vincere le battaglie, ma non la guerra. Putin deve prepararsi a perdere contro una vera Nazione
Perché Putin potrebbe perdere la guerra. Ci aspettano altri giorni terrificanti. Domani sono sette giorni dall’inizio della guerra Russia-Ucraina. Il popolo ucraino sta dimostrando di difendersi prontamente agli attacchi russi.
Difficile immaginare quale sarà il futuro. Ma se Putin dovesse mai conquistare il popolo ucraino, quest’ultimo accetterà mai di sottostare al regime russo? Come farà il presidente russo a mantenere sotto la sua orbita l’Ucraina dopo tanto odio?
Quanto tempo servirà per fermare l’avanzata russa?
Putin, nelle ultime ore, ha dichiarato che un accordo per la fine della guerra è possibile «solo tenendo conto dei legittimi interessi di Mosca nel campo della sicurezza, compreso il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, la smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e la garanzia sullo status neutrale».
Intanto in Italia Mario Draghi ha confermato lo stato di emergenza per la guerra in Ucraina fino al 31 dicembre 2022. Determina aiuti in Ucraina e il rafforzamento del fronte orientale della Nato. Permette maggiore flessibilità nella gestione delle risorse energetiche. Allerta l’Unità di crisi per la tutela degli italiani all’estero e la Protezione civile.
Sul campo intanto si continua a combattere. Un nuovo attacco a Kiev seguito da una colonna di 60km di militari russi.
L’Ucraina aspetta la mediazione cinese per incentivare il cessate il fuoco.
Putin perderà la guerra: la resistenza Ucraina dimostra di essere forte
Putin potrebbe perdere la guerra. E tra le motivazioni ci sarebbe proprio la resistenza ucraina che il leader russo non si aspettava. Putin ha invaso l’Ucraina sapendo che il suo esercito sorpassa pienamente quello ucraino. E, invece, proprio quest’ultimo ha dimostrato in questi giorni di sapersi difendere a spada tratta. I civili che hanno cercato di fermare i carri armati russi sedendosi lungo il loro tragitto. Il popolo ucraino non si arrende e sta resistendo, insieme al presidente Zelensky, che ha persino rifiutato l’aiuto degli Usa di scappare. Nonostante, la paura di qualcuno che boicottasse la sua famiglia e lui stesso, ha deciso di rimanere a difendere il suo Paese dagli attacchi dei russi. Zelensky ha, infatti, sottolineato: «Non ho bisogno di un passaggio, ma di munizioni».
Questi ultimi giorni hanno dimostrato in modo inequivocabile al mondo intero che l’Ucraina è una vera nazione, gli ucraini sono un vero popolo e non vogliono vivere sotto un nuovo impero russo, nella maniera più assoluta.
Inoltre, Putin si aspettava di concludere la guerra in pochi giorni. Mentre Ue e Stati Uniti hanno dimostrato di sapersi difendere, sostenendo e armando il popolo ucraino.
Le menzogne di Putin
Vladimir Putin sta, inoltre, combattendo una guerra all’ordine della menzogna. Lui è fermamente convinto che l’Ucraina sia costruzione dei comunisti e dell’Unione sovietica, che non ha statalità. L’Ucraina non è una nazione, non è un vero popolo e gli abitanti di Kiev, Kharkiv e Leopoli bramano a essere governati da Mosca. Ma l’Ucraina è un paese con mille anni di storia. Kiev nasceva quando Mosca non era nemmeno un villaggio.
Una guerra studiata a tavolino
L’attacco di Putin in questi ultimi mesi era solo un’ipotesi. Mai avremmo pensato che il leader russo toccasse così il fondo. Sicuramente prima di dichiarare guerra all’Ucraina, era da tempo che Putin si studiava a tavolino l’aggressione al popolo ucraino. Putin, prima di tutto, sapeva che l’esercito russo dal punto di vista militare sfida l’Ucraina. Sapeva che la Nato non avrebbe mandato truppe ad aiutare l’Ucraina. Sapeva che la dipendenza dell’Europa dal petrolio e dal gas russi avrebbe fatto tentennare Paesi come la Germania all’idea di imporre rigide sanzioni.
Il suo obiettivo, quindi, è prendere Kiev, creare un governo fantoccio e superare le sanzioni occidentali. Pare, infatti, che al leader russo non impauriscano le sanzioni. Le sue ambizioni geopolitiche hanno sempre sfidato la situazione economica.
Ma gli ucraini accetteranno mai di sottostare a un regime imposto da Mosca?
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