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Neutralità dell’Ucraina: Zelensky si è detto pronto ad accettare: intanto si continua a combattere

Possibile neutralità dell’Ucraina: cosa ha detto Zelensky

Alla vigilia di quelli che saranno i nuovi colloqui tra Mosca e Kiev, Volodymyr Zelensky ha aperto alla possibilità di garantire la neutralità dell’Ucraina all’interno dell’accordo di pace con la Russia.

Un’intervista da 92 minuti totali concessa a quattro giornalisti russi, dove il presidente ucraino ha nuovamente invitato Vladimir Putin ad un incontro faccia a faccia. «Non potremo fare passi avanti se non ci incontreremo e se non ritirerà le sue truppe, non ci può essere pace senza un cessate il fuoco», ha sottolineato.

La concessione della neutralità e la rinuncia al nucleare, ha detto Zelensky, dovranno essere garantiti da una terza parte (si parlava di Turchia, Stati Uniti o Gran Bretagna) e da un referendum interno.

Neutralità dell’Ucraina: cosa vuol dire e qual è la richiesta di Zelensky

Per la prima volta da quando, più di un mese fa, è iniziata la guerra, Zelensky ha rilasciato un’intervista ai media russi Meduza, DoshdTv e Kommersant. L’intervista è stata poi pubblicata online, nonostante le diffide dell’ente statale russo regolatore delle telecomunicazioni, Roskomnadzor. Il titolo è piuttosto inequivocabile: “Questa non è solo una guerra. È molto peggio”. Da ricordare è che la propaganda russa vieta l’utilizzo dei termini “guerra” e “conflitto” per riferirsi a quanto sta accadendo in Ucraina.

«La sovranità e l’integrità territoriale sono fuori dubbio», ha ribadito Zelensky. Ricordando che «le questioni del Donbass e della Crimea devono essere risolte e discusse nei colloqui di pace». Il presidente ucraino ha ricordato che l’invasione russa, dopo 32 giorni, ha causato più danni di 12 anni di guerra in Cecenia.

È la prima volta che il presidente ucraino mostra di accettare un compromesso territoriale per le regioni della Crimea, di Donetsk e Lugansk. Apertura che avviene nello stesso giorno in cui Leonid Pasechnik, leader separatista di Lugansk, ha annunciato un referendum futuro per l’ingresso del territorio nella Federazione russa.

Zelensky apre alla neutralità ma l’Occidente deve aiutare l’Ucraina

Zelensky ha anche sottolineato che «l’Ucraina non cercherà di conquistare la Crimea e il Donbass con la forza, perché gli Ucraini sono stufi della guerra e della distruzione». E ha poi aggiunto: «Io voglio minimizzare le vittime e accorciare la guerra. Ora, però, le truppe russe devono tornare nei territori occupati e tornare a prima del 24 febbraio, e da lì partiremo a discutere». Secondo lui, non è possibile costringere le forze russe ad abbandonare il territorio ucraino, perché questo potrebbe portare alla Terza Guerra Mondiale.

Zelensky si è nuovamente rivolto a tutto l’Occidente, accusandolo di «giocare a ping-pong per decidere chi dovrebbe mandare i jet». Poi, l’appello alla Nato dai toni provocatori: «Chi guida la comunità euroatlantica? È ancora Mosca, attraverso l’intimidazione?». E ha insistito sulla richiesta di aerei e tank, sistemi missilistici di difesa e armi antinave in sostegno dell’Ucraina.

 

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Editor: Susanna Bosio

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