transnistria
News

Transnistria, la regione della Moldavia finita nel mirino di Putin: perché è importante?

Dov’è e perché è importante la regione della Transnistria per la guerra di Putin?

Da qualche giorno, il territorio della Transnistria viene discusso come nuovo fronte della guerra in corso tra Ucraina e Russia. Si tratta di un territorio autoproclamato come Repubblica filo-russa della Moldavia, al confine con il suolo ucraino. Dal 25 aprile si sono verificate delle esplosioni nell’edificio che ospita il ministero per la Sicurezza Statale a Tiraspol, considerata la capitale della Transnistria.

Il timore è che adesso il conflitto possa estendersi in questa zona la cui indipendenza non è mai stata riconosciuta dalla comunità internazionale. Infatti, la Transnistria si è staccata dalla Moldavia a seguito di una guerra civile dopo il crollo dell’Unione Sovietica. La sua popolazione è molto dipendente dalla Russia e dal gas gratuito che le fornisce.

Ma perché è finita nel mirino degli obiettivi di conquista di Putin?

transnistria

La Transnistria: luogo indipendente e filo-russo

Come ha dichiarato il generale russo Rustam Minnekaev, nei piani di guerra di Putin vi sarebbe proprio una proiezione territoriale verso la Transnistria. Questa manovra permetterebbe una conquista totale della parte meridionale dell’Ucraina e la creazione di un collegamento tra Donbass e Crimea. Dovrebbe essere coinvolta anche la città di Odessa, che dista un centinaio di chilometri da Tiraspol, la città più importante della Transnistria.

Questo luogo è sempre stata una meta turistica in grado di riportare i visitatori come ai tempi dell’Urss. Infatti, si tratta dell’ultimo Paese al mondo ad avere sulla propria bandiera falce e martello. Nel 1990 ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza come Repubblica moldava di Pridnestrovie. Così, quando nel 1991 la Moldavia diventava indipendente dall’Urss, sorgeva già una nazione con al suo interno una disputa territoriale.

Scoppiò allora una guerra civile, che nel 1992 si concluse con un nulla di fatto. Si arrivò a degli accordi, ma per anni lo Stato centrale si è opposto all’indipendenza della Transnistria, che ancora ad oggi l’Onu non riconosce.

transnistria

Perché la Transnistria è importante per Mosca?

Dopo l’annessione della Crimea alla Russia, nel 2014, il governo filorusso della regione ha chiesto che anche il territorio della Transnistria potesse unirsi alla Federazione russa. Una vera e propria annessione, di fatto, non c’è mai stata. Tuttavia, sono molti i richiami espliciti al passato sovietico e al marxismo-leninismo presenti sul territorio. Tiraspol è il principale centro industriale della regione e di fronte al Parlamento regionale troneggia la statua di Lenin.

Mosca offre un costante sostegno finanziario al territorio, che ospita una base militare russa di 1.500 truppe. Nel villaggio di Cobasna, invece, si trova un deposito di 22mila tonnellate di munizioni, uno dei più grandi dell’Europa orientale.

Non solo, la Transnistria è un luogo strategico dal punto di vista geografico e rappresenta una sorta di buco nero della legalità internazionale. Centro di traffici illeciti di esseri umani e armi, ma anche di riciclaggio di denaro. I suoi bunker e cunicoli di epoca sovietica vengono visti dai servizi segreti di tutto il mondo come tesoriera di contrabbando, droga, armi e contanti.

 

Leggi anche:

Chernobyl, 36 anni fa il disastro

La Russia blocca le forniture di gas a Polonia e Bulgaria

 

Editor: Susanna Bosio

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!