2024 anno nuovo corruzione vecchia
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2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini

2024 anno nuovo corruzione vecchia. Abbiamo abbracciato il 2024 da una manciata di ore e l’anno nuovo già si apre verso abitudini vecchie. A segnare gli ultimi giorni infatti è stato il ritorno della corruzione in Italia. Emblematici e quasi surreali i casi politici, mediatici ed economici che hanno condito le settimane conclusive dello scorso anno e stanno tenendo banco pure nei primi giorni di quello nuovo.

I “casi” più recenti esplosi nel Bel Paese ancora una volta si intersecano con la politica, e hanno molto spesso quali attori protagonisti proprio deputati, sottosegretari o rappresentanti partitici di varia fattura. Comun denominatore in ogni circostanza è il parziale, o più spesso totale, mancato rispetto della legge.

E così sono ancora all’ordine del giorno situazioni paradossali quali quella del Capodanno di Pozzolo e Delmastro, con il ferimento di una persona dopo l’esplosione di un colpo di pistola, o episodi controversi quali quelli del quadro rubato ma esposto di Vittorio Sgarbi o delle commesse in Anas riferite ai profili di Denis e Tommaso Verdini.

Come scordare poi eclatanti scoop divenuti rapidamente grandi trend pure sui social che hanno di fatto mosso gran parte della politica italiana lungo i dodici mesi precedenti. E siamo certi resteranno sulla cresta dell’onda mediatica ancora a lungo pure nel 2024. Il riferimento non può allora che andare all’affaire Daniela Santanchè, o al famigerato treno del ministro Francesco Lollobrigida. Senza ovviamente dimenticare l’intero contesto del discusso Ponte sullo Stretto di Messina.

2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo stretto al caso Verdini
2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini – corruzione in Italia

2024 anno nuovo corruzione vecchia: sembra poter essere questo il leitmotiv anche dei prossimi 12 mesi

Si sa che ogni passaggio da un anno all’altro porta con sé buoni propositi e dovrebbe, almeno teoricamente, lasciare alle spalle tutte le vecchie e cattive abitudini. Purtroppo non sempre è così, e l’ingresso nel nuovo 2024 non sembra in tal senso aver determinato un’eccezione.

La situazione italiana infatti rimane ancora pesantemente impaludata nella corruzione. Abitudine vecchia dunque in un anno nuovo, che pare destinato a ruotare intorno ai medesimi problemi e agli stessi casi esplosi e discussi nel corso degli ultimi mesi.

Soprattutto la politica e i suoi attori divengono i protagonisti di episodi in cui sembra proprio essere la corruzione il pilastro portante. Senza volerne fare un discorso partitico o di orientamento politico, ma l’immagine con cui il 2024 si apre è purtroppo quella vetusta e squallida di una politica marcia, sotto vari punti di vista.

Ecco che così lo stesso veglione di Capodanno, atto conclusivo dei 12 mesi precedenti e porta di accesso a quelli successivi, si tramuta in un’occasione di polemica e in un nuovo caso mediatico a tratti paradossale. Gli onorevoli Andrea Delmastro e Emanuele Pozzolo risultano coinvolti in una strana sparatoria andata in scena nei pressi di Biella durante una festa.

2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo stretto al caso Verdini
2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini – Delmastro e Pozzolo

Proprio il politico biellese 38enne avrebbe sparato un colpo dalla sua arma da fuoco, ferendo alla gamba un ospite dello stesso veglione. Gli inquirenti sono al lavoro per chiarire le dinamiche dell’episodio e accertare tutte le responsabilità.

L’incidente ha aperto nuovamente una fervente discussione intorno al tema delle armi, ormai annosa questione che ha più volte spaccato il Parlamento. Tale intero quadro ha peraltro seguito a stretto giro di boa un’altra vicenda a dir poco bizzarra.

In data 28 dicembre 2023 infatti l’ex politico ed imprenditore Denis Verdini è stato raggiunto da un’accusa di illecito in commesse Anas, gruppo che si occupa di strade, autostrade e infrastrutture stradali sull’intero territorio nazionale.

La Procura di Roma negli ultimi giorni dell’anno vecchio, e certamente con evidenti strascichi pure sull’anno nuovo, ha aperto un’inchiesta ai danni del classe ’51 e del figlio Tommaso, anch’egli vicino alle polemiche legate ai lavori pubblici attraverso una società di cui risulta manager.

Aspetto non di poco conto che apre ombre lunghe su questo, al momento presunto, illecito è il forte legame che Verdini ebbe a suo tempo con Silvio Berlusconi, e oggi ha con Matteo Salvini. Quest’ultimo infatti dal 2019 è il compagno di una delle figlie dell’imprenditore toscano.

2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo stretto al caso Verdini
2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini – Salvini e Verdini

2024 anno nuovo corruzione vecchia: tanti altri casi che avranno ripercussioni pure nei prossimi 365+1 giorni

Basta porre lo sguardo poco più in là nel tempo per accorgersi che quelli sopra menzionati altro non sono se non gli ultimissimi casi mediatici e poco chiari che hanno segnato politica e società italiana. Spingendosi soltanto poche settimane a ritroso ecco spuntare altri avvenimenti particolari, in cui ancora una volta sono i politici ad essere grandi protagonisti, e di cui certamente si parlerà a lungo anche nell’appena cominciato 2024.

Come dimenticare allora l’ultimo caso inerente il sempre vulcanico Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte di Ferrara avrebbe esposto in una mostra curata a Lucca un pezzo risultato rubato nel 2013. Il quadro, firmato dalla mano seicentesca di Rutilio Manetti, sarebbe stato ritoccato ma secondo le prime ricostruzioni corrisponderebbe proprio all’originale trafugato oltre 10 anni fa.

Il sottosegretario al Ministero della Cultura si è difeso negando ogni legame con il furto, ma la sua posizione resta sotto la lente di ingrandimento dell’Interpol. Peraltro il profilo di Sgarbi poche settimane prima era stato centrale in un’altra indagine per evasione fiscale, consulenze gonfiate e rimborsi poco chiari.

2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo stretto al caso Verdini
2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini – Vittorio Sgarbi

Altro esponente politico e altro nodo di complessa risoluzione è quello relativo al nome di Francesco Lollobrigida. Il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, è salito agli onori della cronaca appena poche settimane fa per aver fatto arrestare la corsa del treno ad alta velocità Frecciarossa 9519 per garantirsi la discesa a Caivano.

Si parlò di scandalo Lollobrigida, con le opposizioni che chiesero a gran voce le dimissioni del rappresentante di Fratelli d’Italia, reo di aver fatto fermare il treno già in ritardo di oltre 100 minuti soltanto per poter raggiungere in breve tempo il comune campano dove era atteso per l’inaugurazione di un nuovo parco pubblico.

2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo stretto al caso Verdini
2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini – Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida

Altra poltrona che ha traballato a lungo è stata anche quella di Daniela Santanchè. Il ministro del Turismo è stato coinvolto nello scandalo connesso alla società Visibilia, gruppo editoriale di cui la deputata era stata fondatrice.

Bancarotta fraudolenta e falso in bilancio le principali accuse mosse alla Santanchè, che aveva presentato la propria difesa in Aula parlamentare e si era tirata fuori da sabbie mobili più profonde patteggiando un accordo economico con il fisco.

2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo stretto al caso Verdini
2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini – Daniela Santanchè e Giorgia Meloni

Last but not least, come si dice Oltre Manica, ecco l’attuale e fortemente discusso caso del Ponte sullo Stretto di Messina. Ci pensò la trasmissione televisiva Report a mandare in onda soltanto qualche settimana fa un servizio-inchiesta in cui si tentava di far luce su modalità e formule proviste nel fantomatico progetto del Ponte tra Calabria e Sicilia.

Il decreto studiato per i lavori per il Ponte sullo Stretto sarebbe nato da una serie di incontri tra il vicepremier Matteo Salvini e figure quali Pietro Lunardi e Pietro Salini. L’ex ministro e il costruttore, insieme a Pietro Ciucci, infatti erano già figure chiave del progetto infrastrutturale sorto quasi 20 anni fa. Dunque l’ombra calata su Salvini, primo grande promotore del Ponte, è stata quella di un probabile lavoro re-impastato dal passato.

Ulteriori scheletri nell’armadio sarebbero emersi da indagini relative alle possibili emissioni di CO2 e all’impatto che i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina avrebbe da un punto di vista climatico. Le ultime ore poi hanno anche aperto scenari in cui i sopra menzionati Denis e Tommaso Verdini sarebbero stati particolarmente attenti al progetto e ai suoi risvolti economico-politici.

Insomma un complessivo quadro da cui ad emergere sembra essere l’immagine di un’Italia in cui dilagante è ancora una volta la corruzione. Le pessime abitudini che si sperava di lasciare ancorate all’anno precedente paiono essere tornate prepotenti e più forti di prima anche in questo 2024. Dunque anno nuovo ma purtroppo corruzione vecchia.

2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo stretto al caso Verdini
2024 anno nuovo corruzione vecchia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini – Matteo Salvini

Conclusione: 2024 anno nuovo ma corruzione vecchia in Italia: dal Ponte sullo Stretto al caso Verdini

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