Dietrofront di Salvini
Attualità,  News

Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci

Dietrofront di Salvini tra 7% alle prossime Europee e generale Vannacci: sembra poter essere questa la rivista strategia politica delineata dal vicepremier. Con le elezioni continentali alle porte e una Lega sempre più in crisi, come mostrato dalle recenti votazioni regionali, il leader del Carroccio prova a fare il punto su quali dovranno essere le prossime mosse politiche personali e di partito.

Ospite al programma televisivo Belve, Matteo Salvini tocca molti degli argomenti che più stanno facendo discutere nelle ultime settimane. Grande attenzione viene ad esempio posta sui rapporti che il numero uno della Lega mantiene con il predecessore Umberto Bossi oltre che con l’attuale leader di Governo e alleata Giorgia Meloni.

Matteo Salvini fissa poi al 7% la soglia che il suo gruppo politico deve riuscire a raggiungere in vista delle prossime elezioni Europee fissate a giugno. Qualora i risultati politici saranno inferiori a tale cifra il rischio crescente è un inevitabile avvicendamento al vertice dello stesso partito.

Ulteriore tema dibattuto dal segretario del Carroccio è stato pure quello relativo alla figura del generale Roberto Vannacci. La discussa figura del militare è stata più volte accostata alla Lega, con lo stesso Salvini indicato come grande sostenitore del soldato spezzino.

Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci
Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci

Dietrofront di Salvini tra 7% e Vannacci: soglia per le Europee fissata, e sul generale si vedrà

C’è chi parla di resa politica, ma più probabilmente si tratta di una necessità dettata dagli ultimi deludenti numeri fatti registrare dalla Lega. Matteo Salvini, leader del movimento, ha fissato al 7% la soglia necessaria per poter parlare di un buon risultato politico alle prossime elezioni Europee.

Questa cifra rischia così di diventare lo spartiacque intorno al quale si deciderà il futuro del Carroccio, con l’attuale segretario a forte rischio avvicendamento qualora l’esito delle votazioni del prossimo giugno non dovesse rispettare o avvicinarsi ai parametri stabiliti.

L’esito fallimentare, o perlomeno rivedibile, emerso dalle urne regionali di realtà quali Abruzzo e Sardegna, infatti ha creato una serie di tensioni interne alla stessa Lega, e un ulteriore risultato fortemente negativo potrebbe costare a Salvini il trono del partito. Il nome indicato quale potenziale successore già designato sarebbe quello di Massimiliano Fedriga, attuale governatore della regione Friuli Venezia Giulia. Più sullo sfondo resta il numero uno del Veneto, Luca Zaia.

Proprio i prossimi mesi dunque (e le relative strategie politiche disegnate in tale intervallo di tempo) sembrano poter essere decisivi per capire quale sarà il futuro di Matteo Salvini in merito alla segreteria del partito.

Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci
Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci

Pungolato dalla conduttrice e giornalista Francesca Fagnani, il vicepremier ha parlato poi anche dei così detti dissidenti interni, poco favorevoli a molte delle scelte politiche più recenti, tra cui pure quella relativa al generale Roberto Vannacci, indicato quale nome di spicco da presentare nelle liste della Lega in vista proprio delle Europee.

Ci stiamo ragionando. Ho detto che condivido le sue battaglie sulla libertà di pensiero, ma per me uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale, bisessuale, polisessuale. Sui gay abbiamo idee diverse

Così il vicepremier si è pronunciato circa la posizione del discusso militare, mostrando forse l’intenzione di prendere tempo e salvaguardare la propria posizione al vertice del movimento politico. Contro il radicalismo di Vannacci sono ad esempio schierate molte delle personalità direttamente connesse al movimento dei dissidenti del Comitato del Nord.

Non lo sento da troppo e questa è una delle mie colpe

Parole che Salvini rivolge al predecessore nonché fondatore di partito Umberto Bossi. La volontà prima parrebbe quella di tendere una mano verso l’esperto politico, nome forte tra tutti quegli infastiditi leghisti scontenti delle ultime scelte politiche salviniane.

Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci
Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci

Particolarmente avversate da Bossi e dai tanti firmatari lontani da Salvini sono ad esempio le alleanze del partito con movimenti ritenuti estremisti come quelli tedeschi dell’Afd, o appunto la vicinanza a figure radicali e dai toni decisamente estremisti quali quella di Vannacci.

Mano tesa e desiderio di remare dalla stessa parte sembrano muovere Salvini anche in direzione di Giorgia Meloni. Dopo le ultime tensioni esplose in merito a numerose questioni politiche nazionali ed internazionali, il leader della Lega prova a spegnere il fuoco della polemica.

Ogni tanto la sera gioca a burraco con la mia fidanzata Francesca, stiamo costruendo un’amicizia fuori dalla politica

Un segnale forte dunque, volto a ricreare la pace interna all’esecutivo e forse pure a garantirsi un appoggio consistente qualora le cose internamente al proprio partito dovessero andare male. Intanto nelle prossime ore si discuterà in Parlamento circa la mozione di sfiducia mossa proprio nei confronti dello stesso vicepremier.

Oltre al ministro del Turismo Daniela Santanchè, sfiduciata per quanto concerne il falso in bilancio della società Visibilia, anche Matteo Salvini sarà quindi protagonista delle votazioni in programma alla Camera nei prossimi giorni.

Sul tavolo in particolare c’è la mozione di sfiducia presentata da Matteo Richetti, figura di spicco del Terzo Polo di Carlo Calenda, in merito alle recenti dichiarazioni di Salvini circa la morte dell’oppositore politico russo Aleksej Navalvy.

Nel frattempo esplode la protesta relativa alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. L’opera architettonica, fortemente voluta proprio da Matteo Salvini, continua a far discutere e ora spinge la gente delle aree più strettamente coinvolte nel piano costruttivo a scendere in piazza e manifestare.

A Messina nelle ultime ore sono tanti coloro che hanno avviato la protesta contro il Ponte. L’infrastruttura infatti rischia di far perdere la casa ad almeno 1000 persone. Gli immobili che secondo i piani delineati dovrebbero far spazio al ponte ed essere così abbattuti sono circa 450: di questi 300 in Sicilia, nell’area messinese appunto, e gli altri 150 sulle coste della Calabria.

Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci
Dietrofront di Salvini: tra 7% alle Europee e Vannacci

Conclusione: dietrofront di Matteo Salvini tra il 7% alle Europee e il generale Vannacci: la rivista strategia politica delineata dal vicepremier

Leggi anche:

Salvini sempre più solo: Identità e Democrazia a Roma il 23 marzo tra perplessità e assenze

Ammutinamento nella Lega: il 4% in Sardegna condanna Salvini

Lega, inizia la rivolta contro Salvini: le parole dell’ex leader della vecchia guardia Roberto Castelli

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!